Tessuti biologici ed ecologici
Cotone biologico, canapa, bamboo, lana biologica…Ecco alcune informazioni su questi tessuti. Per capire perché sono buoni per l’ambiente, per la nostra pelle e per i lavoratori che li producono.
Le fibre tessili vegetali come il cotone, sono coltivate biologicamente, o in maniera naturale (canapa e bamboo), i colori sono di origine vegetale o minerale, si tutelano i diritti dei lavoratori, le fabbriche cercano di ottimizzare i processi produttivi evitando sprechi di acqua ed energia, si cerca di ridurre i traspoti soprattutto su ruota o aerei.
Tutti questi processi sono certificati da vari marchi nazionali ed internazionali: Icea, Gots, Ivn, Oeko text, Fair Trade,…
Guida ai tessuti che troverete sul nostro sito:
La canapa: è una pianta “da rinnovo”, miglioratrice del terreno, coltivabile con tecniche a ridotto impatto ambientale, che va incontro a richieste di materie prime naturali derivate da produzioni rinnovabili, riciclabili ed ecocompatibili. La sua fibra è molto pregiata e resistente al calore, alle muffe, agli insetti e non viene danneggiata dalla luce. La durata ineguagliabile, il potere di assorbimento dell’umidità, che la rendono fresca e traspirante d’estate, calda e coprente d’inverno, e le sue spiccate caratteristiche anallergiche la rendono una fibra unica e insuperabile.
Il bamboo: è una coltura con caratteristiche ecologiche ed ecoresponsabili, e fortemente rinnovabile potendo crescere anche di un metro in una sola notte. Viene coltivata senza l’uso di pesticidi e inquinanti, ed è 100% biodegradabile. La sua particolare sezione strutturale ricoperta da microfessure, assicura ai tessuti eccellenti proprietà di ventilazione e assorbimento dell’umidità. La fibra vegetale di bamboo possiede inoltre uno speciale agente anti-batterico, il bamboo kun, che consente di non utilizzare additivi chimici durante la lavorazione, garantendo naturali azioni anti batteriche e deodoranti. In commercio troviamo il bambù sotto forma di tela oppure di viscosa; in quest’ultimo caso è importante assicurarsi che la lavorazione della viscosa venga fatta in maniera ecocompatibile e non inquinante (la viscosa ottenuta in maniera ecologica si chiama Tencel).
Il cotone biologico: il cotone viene raccolto da campi protetti dove non vengono utilizzati erbicidi o pesticidi di origine chimica da almeno tre anni. Si garantisce inoltre che durante tutte le fase di produzione, tessitura e finissaggio non vengono utilizzate sostanze nocive ma tutto viene eseguito a secco. Il tessuto risulta quindi traspirabile, non inquinante e anallergico, in quanto l’assenza di sostanze chimiche riduce le allergie al contatto. II prodotti in cotone bio hanno il vantaggio di mantenere le caratteristiche della fibra e di resistere più a lungo.
Il cotone è molto delicato sulla pelle, può assorbire il bagnato fino al 20% del proprio peso e dirigerlo verso l’esterno. Il cotone è resistente al sudore e piacevolmente liscio. I tessuti in cotone naturale sono inoltre antistatici, resistenti, insensibili alle tarme e possono essere lavati in lavatrice a temperature elevate. Il cotone utilizzato proviene da agricoltura biologica. Oltre ad un atteggiamento rispettoso nei confronti della natura, viene garantita anche un’equa collaborazione con i coltivatori. Infatti la coltivazione è controllata secondo le direttive IVN, GOTS, FLO, ovvero non solo a basso impatto ambientale per suolo, acqua e aria, ma anche sociale per le persone che lavorano nei campi di cotone.
Scegliere il cotone biologico al posto di quello convenzionale ha delle profonde implicazioni etiche ed ecologiche: infatti il cotone convenzionale è quasi tutto OGM, è la cultura agricola su cui vengono riversati più pesticidi (anche mettendo in serio pericolo la salute delle donne e dei bambini che lavorano nei campi per raccoglierlo), richiede moltissima acqua e perciò la sua coltura ha creato la desertificazione di vaste aree del mondo come il lago Aral.
Lana biologica e seta: I misti lana vergine merino/seta regolano il calore e l’umidità favorendo un salutare clima epidermico, troverete questa composizione in alcuni capi di biancheria intima da adulto e bambino. Il tessuto è costituito per il 70 % da lana vergine merino da allevamento biologico, kbT, e per il 30 % da seta. Tale relazione nel misto permette alle caratteristiche delle singole fibre di venir fuori provvedendo in questo modo alla sofficità e delicatezza sulla pelle.
Lana biologica: Il pelo della lana è una fibra proteica ed è simile alla composizione della pelle umana. La lana possiede un’elevata capacità di trattenere il calore, regola la traspirazione della pelle e la riossigenazione. La lana agisce da regolatore del bagnato, ovvero può assorbire una quantità d’umidità pari fino a un terzo del proprio peso e, a seconda delle condizioni esterne, restituirla all’ambiente. La lana vergine utilizzata per la nostra biancheria proviene da pecore merino. La lana vergine merino è increspata molto finemente, non pizzica e al tatto è morbida e soffice. La lana proviene da allevamento biologico (kbT), in cui le pecore vengono tenute bene, in modo da farle vivere sane e in tranquillità. L’utilizzo di prodotti antiparassitari è vietato sia sui pascoli che sugli animali. Inoltre la lana è repellente contro la sporcizià e si rigenera all’aria. Si consiglia di lavare i capi a mano senza strofinare o strizzare troppo, mettendoli a bango in acqua tiepida, per evitare che infiltriscano.
Anche se la lana 100% viene sempre proposta come prodotto naturale, scegliere la lana biologica, significa innanzi tutto porre attenzione al trattamento delle pecore, che non subiscono mutilazioni tipo il Mulesing. Inoltre anche la lavorazione risulta più ecocompatibile sia per l’ambiente, dove non vengono riversati i reflui chimici della lavorazione industriale, sia per la nostra pelle, che godrà i benefici di una fibra naturale non snaturata dai trattamenti chimici.
Ecco un approfondimento su 3 delle varie certificazioni che contraddistinguono i nostri capi per bambini e adulti:
Global Organic Textile Standard (GOTS)
L’obiettivo del GOTS, e delle sue norme, è quello di definire tutti quei requisiti che garantiscono lo status biologico dei prodotti tessili. I criteri normativi GOTS permettono di certificare l’intera filiera, dalla semina alla raccolta delle materie prime, alla trasformazione, fabbricazione, produzione, confezionamento, etichettatura, importazione od esportazione dei prodotti finali, attraverso il rispetto ambientale e socialmente responsabile, al fine di fornire garanzia credibile per il consumatore. Vorremmo inoltre sottolineare che all’interno del certificato GOTS ci sono una serie di norme che regolamentano la qualità delle condizioni di lavoro per gli operatori, il rispetto di norme igieniche e di sicurezza, libertà di contrattazione collettiva e il divieto assoluto di sfruttamento del lavoro minorile. Solo i prodotti che rispettano tali norme possono e devono essere certificati ed etichettati Global Organic Textile Standard (GOTS)
OEKO-TEX standard 100
OEKO-TEX standard 100 è un marchio ecologico che ci permette di certificare, oltre ai tessuti, anche il loro processo di tintura. Il laboratorio, attraverso accurati processi di verifica, certifica il rispetto dei parametri internazionali riguardanti la presenza ed il rilascio di sostanze nocive, come pesticidi, metalli pesanti, ammine aromatiche, coloranti allergizzanti, ecc., nei prodotti finiti. La certificazione delle tintute OEKO-TEX standard 100, garantisce al consumatore finale un attento controllo dal punto di vista ecologico e salutare. L’elenco dei criteri di valutazione del prodotto viene redatto in base alle disposizioni di legge relative alle sostanze nocive ed ai parametri per i quali le valutazioni scientifiche di tali sostanze dimostrino effetti negativi per il consumatore. Requisiti e limiti sono costantemente aggiornati sulla base delle più recenti conoscenze medico scientifiche.
Icea
ICEA certifica in Italia e all’estero i prodotti tessili realizzati in accordo al GOTS (Global Organic Textile Standard), che è stato adottato a livello internazionale dall’International Working Group (IWG) for GOTS. (www.global-standard.org).
Il sistema di certificazione che ICEA ha ricevuto è stato accreditato a livello internazionale da IOAS in accordo alla ISO/IEC Guide 65 per lo scopo del Tessile Biologico.
Perché il Tessile Biologico
La Certificazione dei prodotti tessili realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica, prende avvio dal riconoscimento delle crescenti problematiche ambientali, sociali e della salute associate alla produzione e all’utilizzo del cotone convenzionale.
Basti considerare che sul cotone convenzionale viene versato il 25% degli insetticidi impiegati nel mondo e che il cotone OGM rappresenta oggi circa il 35% delle coltivazioni di cotone mondiali. Inoltre, nelle fasi di lavorazione industriale, l’uso di sostanze chimiche può arrivare a 1 kg di sostanze chimiche per 1 kg di prodotto tessile lavorato.
Tutto ciò rappresenta non solo un elevato rischio per l’ambiente e la salute dei lavoratori del tessile, ma può anche determinare effetti negativi sulla salute di chi li indossa, come il diffondersi delle Dermatiti Allergiche di Contatto.
Obiettivi della Certificazione
- Promuovere la qualità di prodotti tessili e di capi di abbigliamento ottenuti nella salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e degli utilizzatori finali
- Diffondere informazioni trasparenti sulle caratteristiche dei prodotti tessili ecologici
- Favorire presso operatori del settore e consumatori la scelta di prodotti che siano rispettosi dell’uomo e dell’ambiente.
In particolare la Certificazione ICEA dei Prodotti Tessili Biologici prende in considerazione quattro aspetti:
- Eliminare i rischi ambientali. Molti dei prodotti chimici e dei processi utilizzati lungo la filiera tessile sono associati ad elevati rischi per l’uomo e l’ambiente. Particolare attenzione viene posta sull’uso di pesticidi nella coltivazione del cotone come anche su coloranti o altri prodotti chimici impiegati nei processi tessili. Controlli sempre maggiori e stringenti sono previsti al fine di verificare i residui di prodotti chimici presenti nei capi di abbigliamento al fine di ridurre il rischio per i consumatori di allergie e di potenziali forme di cancro.
- Raggiungere un efficiente uso delle risorse. La produzione tessile è un processo intensivo caratterizzato da un ampio uso di risorse, in particolare di acqua.
- Minimizzare l’inquinamento e i rifiuti. La tintura e il finissaggio dei tessuti possono essere estremamente inquinanti, soprattutto con riferimento agli scarichi idrici. Oltre all’installazione di impianti per il trattamento delle acque reflue, è sempre più importante una corretta e sicura gestione dei rifiuti solidi.
- Contribuire a realizzare la giustizia sociale. Un’attenzione sempre maggiore viene posta alle condizioni di lavoro nella produzione tessile al fine di assicurare che i diritti di base vengano rispettati, quali: messa al bando del lavoro minorile e del lavoro forzato; nessuna discriminazione tra lavoratori; pagamento di un salario che consenta una vita dignitosa; condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro; libertà di associazione; diritto alla contrattazione collettiva.
Al fine di informare e sensibilizzare il largo pubblico dei consumatori e degli stessi operatori del settore sulle problematiche legate alla coltivazione del cotone, e promuovere la diffusione di tecniche compatibili con l’ambiente e la salute di tutti, ICEA, AIAB e altri soggetti provenienti dal mondo del consumo alternativo hanno costituito il Tavolo Nazionale per il Cotone Biologico ed Equo-Solidale